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In questa pagina vengono descritte le filiere all’interno del progetto
Filiera carciofo spinoso
Il “Carciofo Spinoso di Sardegna” proviene da coltivazioni dell’ecotipo locale “Spinoso Sardo” riconducibili alla specie botanica “Cynara scolymus” e si caratterizza per le peculiarità morfologiche indicate di seguito:
1. Pianta poliennale rizomatosa di taglia media con inserzione del capolino principale ad un’altezza che varia dai 45 ai 70 cm, portamento assurgente, attitudine pollonifera elevata, produzione scalare.
2. Foglia di colore verde spinescente di dimensioni medie ed eterofillia elevata che si manifesta con la presenza di numerose foglie a lamina intera ed altre foglie lobate o più frequentemente pennatosette.
3. Capolino conico allungato, mediamente compatto, con altezza minima di 6 cm e diametro compreso tra 6 e 13 cm, brattee esterne di colore verde con ampie sfumature violetto-brunastre, grandi, allungate, ad apice appuntito terminante con una spina gialla; brattee interne di colore giallo paglierino con venature violette; peduncolo di lunghezza tra i 10 ed i 40 cm (come da deroga concessa con Reg. CE n. 1466/2003) e spessore medio tra 1 e 3,5 cm.
Filiera pomodoro datterino
Il processo è simile a quello di produzione del pomodoro da mensa tradizionale, ma con su superfici molto più piccole, ora circa un ettaro, che viene diviso in 3 zone, ognuna seminata con le tre varietà, gialla, rossa e verde. La semina della prima zona avviene intorno al 20 aprile e le successive semine ogni 10 gg, per dare continuità di produzione per più di mesi. La produzione non è al momento certificata, è comunque integrata, ma lo sarà in futuro come Global Gap. La raccolta viene fatta a mano. Le operazioni sono:
- Preparazione del terreno
- Preparazione dell’impianto di irrigazione
- Raccolta a mano: gli operai depongono i pomodorini in con cassette caricati su un carrello
- Arrivo in stabilimento
- Scarico nelle cassette nell’impianto di lavaggio
- Lavaggio con acqua ozonata
-
Confezionamento:
- in cassette Casse 60x40x10 con 10 kg cad. Le cassette sono posizionate direttamente sulla pedana
- oppure nelle vaschette da 500 gr uguali a quelle della spinosella (NON ANCORA IN PRODUZIONE)
- Imballo: avviene unicamente per le vaschette da 500 gr come per la spinosella.
- Etichettatura: sulle cassettine con etichetta che riporta le informazioni già viste: il lotto la data di raccolta e di lavaggio, etc.
- La spedizione su pedana a Dipilato che rilavora le confezioni in cassetta. Parte una pedana o due al massimo ogni volta
TAG:
- Vaschetta da 500 gr: QR code
- Cassetta: Qrcode + Rfid
- Imballo da 10 in cartone: etichetta con RFID: vale solo se i pomodorini sono confezionati nelle vaschette da 500 gr.
- Pedana: etichetta da comporre come nella filiera del carciofo. Sulla pedana sono posizionate 60 cassette.
Filiera frutta bio
Nasce nel 1998 dal sodalizio tra Madala Remo e Giordanino Marco e si rivolge prevalentemente al mondo della trasformazione industriale, nonché al mercato del fresco.
L’azienda è specializzata nella fornitura di frutta fresca, proveniente da fornitori selezionati, alle industrie di trasformazione di prodotto biologico e baby-food, secondo specifici capitolati che assicurano lo standard qualitativo del prodotto.
La Bio Fruit Service gestisce prevalentemente tre linee di produzione: biologica, baby-food e di prodotto convenzionale (standard).
La nuova mela gialla è in grado di sorprendere con la sua struttura soda e croccante e si candida come assoluta novità nella categoria delle mele gialle. La caratteristica rugginosità conferma l’autenticità di Opal. Amata dai bambini per la sua dolcezza è ancor più apprezzata da mamme e papà come merenda da portare a scuola o alle attività visto che, una volta sbucciata e tagliata, la polpa rimane bianca a lungo. La produzione della mela Opal avviene in aziende agricole a conduzione famigliare che hanno come obiettivo la sostenibilità.
La nuova mela rossa attraente è una mela caratterizzata dal colore rosso intenso, dalla polpa consistente, zuccherina e dall’acidità bilanciata. In armonia con l’ambiente rappresenta una varietà innovativa dal sapore “antico” che Roberta e Marilena hanno deciso di coltivare nel rispetto della natura. Grazie alla sua durezza unica mantiene a lungo inalterati gusto e fragranza. Il consumo a temperatura ambiente ne esalta le particolari caratteristiche organolettiche.
Nata in Francia nella stazione sperimentale INRA è stata piantata ai piedi del Monviso dove esprime al meglio le sue caratteristiche.
Filiera lattiero-casearia
Il rapporto fruttuoso tra l’uomo e l’ambiente, tra Beppino Occelli, le Langhe e gli alpeggi, nasce e si sviluppa soprattutto nel nome del latte. Di vacca, di pecora o di capra, ma sempre buonissimo, perché le proprietà finali del burro e dei formaggi sono strettamente legate alla bontà e alla freschezza del latte. Per questo la “via lattea” di Beppino Occelli nasce in Langa, si inoltra nel cuneese fino ai pascoli di Castelmagno e della Valgrana per giungere a Valcasotto dove le migliori forme dei grandi formaggi di montagna finalmente riposano e maturano nelle antiche cantine di stagionatura. I gesti sono quelli di sempre, maturati dall’esperienza.
Il 1976 è l’anno in cui inizia l’attività di Beppino Occelli nel settore caseario. Il Burro e I Formaggi Beppino Occelli hanno sempre seguito l’evoluzione del gusto, anzi in alcuni casi hanno addirittura anticipato i tempi: dalla famosa Tuma dla Paja fino al rarissimo Escarun, considerato unanimemente un’autentica ed inimitabile prelibatezza.
Ai piedi delle Alpi Marittime, ma in piena zona montana, ad un’altitudine che va dai 600 ai 1500 metri, sono situati i terreni dell’Azienda Agricola di Beppino Occelli: alpeggi, prati, boschi e stalle.
Il Burro Beppino Occelli si forma con il rilievo di un simbolo della montagna che, oggi come allora, è eseguito a mano evocando le più genuine tradizioni casearie e contadine.
Il burro Beppino Occelli è fatto con panna dolce di centrifuga scremata da latte rigorosamente italiano.
Rappresenta il vero punto di partenza di una affascinante vicenda completamente dedicata al buon gusto ed al conseguimento della qualità assoluta.
La lavorazione dei classici panetti con i tradizionali calchi che rappresentano alcuni simboli della montagna rendono il Burro buonissimo dentro e anche bello fuori: é questa la più appropriata definizione del Burro Beppino Occelli.